Stivaletti uomo Cardinale Scarpe

Stivaletto da uomo: quando nasce?

Se volessimo, potremmo iniziare a raccontare la storia degli stivaletti da uomo fin dal paleolitico. Una calzatura che coprisse il piede, la caviglia e parte del polpaccio era infatti più protettiva e funzionale, non solo per cacciatori e raccoglitori ma anche in ambito militare. Per questo motivo, quindi, gli stivaletti sono rimasti un accessorio prevalentemente maschile per gran parte della nostra storia, soprattutto come antenati delle scarpe invernali (o estive, nella forma di calzari aperti) fino all’epoca vittoriana.

Secondo diverse ricostruzioni storiche, sarebbe stato il calzolaio della Regina Vittoria a inventare gli stivaletti che oggi riconosciamo, in uomini e donne, come il simbolo inequivocabile di un certo stile e carattere: i Chelsea Boots, realizzati in pelle e lavorati artigianalmente.

Come diversi altri modelli di scarpe più basse, nel corso del Novecento anche gli stivaletti da uomo si sono diffusi in varie declinazioni: in pelle liscia o scamosciata, con o senza lacci, più sportivi (come gli anfibi) o eleganti.

Stivaletti “celebri” e icone di stile

A proposito di eleganza: chi non ricorda l’avvocato Gianni Agnelli, o più semplicemente “l’avvocato”, come un’icona di stile – al di là delle fedi calcistiche? Alcuni tra i particolari sartoriali che ne contraddicevano l’immagine, come la cravatta abbinata al pullover o l’orologio sopra il polsino, saltano subito all’occhio quando ci torna in mente la sua figura. C’è uno di questi particolari che forse viene ricordato meno spesso: l’avvocato amava indossare scarponcini e stivaletti, appena sopra la caviglia o poco più in alto. Modelli come il Balmoral Boot, ibridazione di una scarpa oxford con uno stivaletto.

 

Quando indossare gli stivaletti?

Non esistono obblighi stringenti o anche solo “buone pratiche” su quando indossare gli stivaletti: tutto dipende dalle nostre preferenze.

Se parliamo di meteo e stagioni, un paio di stivaletti più pesanti saranno indicati soprattutto per le stagioni più fredde e umide; quelli impermeabili, in particolare, per le giornate di pioggia o per camminare su strade innevate. scarpe invernali come gli stivaletti impermeabili e / o imbottiti proteggono bene dal freddo pungente e dall’umidità che deriva dal contatto con neve, nevischio e ghiaccio. Fra ottobre e marzo, insomma, non c’è un momento sbagliato per indossare gli stivali.

Se parliamo di “mood”, invece, gli stivaletti da uomo si sposano benissimo con le giornate in cui ci sentiamo più sicuri di noi; in occasione di un appuntamento importante o di un’occasione in cui vogliamo comunicare un’impressione ben precisa: audace, confident, consapevole. Ed elegante, sotto un completo o uno spezzato, ma anche casual, se abbinato a un paio di jeans.

 

Lacci o elastico: quale stivaletto scegliere?

Quando immagini degli stivaletti da uomo quali ti vengono in mente per primi: quelli con le stringhe o quelli senza lacci, con l’elastico? La scelta dipende da due fattori: la comodità e il semplice gusto personale. Lo stivaletto con i lacci richiede qualche attimo in più per essere indossato: i lacci vanno tirati e allineati, per far aderire la scarpa al collo del piede, e questi pochi istanti prima di mettersi la giacca e uscire di casa rappresentano un piccolo rito di passaggio: siamo pronti per affrontare la giornata o la serata. Qualcuno, inoltre, potrebbe considerarli un po’ più eleganti.

Gli stivaletti con l’elastico, invece, potrebbero essere visti come più sportivi o casual, ma molto dipende dal pellame e dal modello: difficilmente linee delicate e affusolate saranno percepite come prettamente sportive. Sono ad ogni modo più rapidi da indossare, forse più adatti a chi ama scegliere con cura le proprie scarpe ma ha dei ritmi quotidiani più rapidi.

 

Stivaletto di vitello o scamosciato?

Vitello o camoscio? Sono entrambi molto comuni negli stivaletti da uomo e ognuno dei materiali ha le sue ragioni. Le pelli lisce resistono bene allo sporco, all’umidità e anche alla pioggia, se trattate e impermeabilizzate. Si adattano ad outfit più eleganti ma anche a un paio di jeans. Anche gli stivaletti di camoscio sono molto duttili, un po’ più sportivi, e sono più adatti a un outfit con tessuti invernali e pettinati come lana, flanella, velluti ma fanno la loro ottima figura anche con un buon abito. Rispetto alle scarpe in pelle, al contrario di quanto si possa credere, gli stivaletti in camoscio o pellami simili sono estremamente pratici e durevoli anche a contatto con pioggia, nevischio e quant’altro. Se ben tenuti, possono mantenere inalterato il loro fascino per tanti anni.

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Come prendersi cura dei propri stivaletti

Bastano poche fondamentali accortezze per prendersi cura di un paio di stivaletti da uomo:

  • riporli sempre nei supporti che tendono la scarpa, i migliori sono sempre in legno;
  • pulirli accuratamente con un po’ d’acqua del rubinetto, soprattutto sulla punta, se si è camminato sotto la pioggia o la neve, senza lasciare che la pioggia, la neve e l’umidità in eccesso si asciughino da sé – sia con uno stivaletto in pelle che con uno stivaletto scamosciato;
  • considerare l’uso di un prodotto impermeabilizzante, per proteggere la tomaia;
  • scegliere detergenti e spugne delicati, non aggressivi o abrasivi – soprattutto per gli scamosciati – e provarli sempre prima su un’area piccola e poco in vista. Se c’è qualcosa che non ci convince, il “danno” rimarrà limitato;
  • alternativamente, lasciare che si occupi della pulizia un professionista.

In conclusione, gli stivaletti da uomo sono un classico: quell’accessorio che non sopravvive semplicemente al tempo ma sa rinnovarsi senza essere mai banale.

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