Mocassino classico uomo Cardinale Scarpe

Cosa indossare e quali scarpe scegliere per una cerimonia

Quale che sia la stagione, partecipare a una cerimonia è sempre piacevole: non solo per l’evento in sé ma anche per scegliere l’abito, le scarpe e gli accessori per raccontarsi - e non solo come ospiti, anzi, soprattutto come protagonisti.

Vediamo allora come scegliere l’abbigliamento da cerimonia per eccellenza: il matrimonio.

 

Abito e contesto

Prima del colore, del modello e dell’abbinamento con le scarpe, bisogna considerare quando si terrà la cerimonia – mattina o sera – e dove: in chiesa o in comune, in città, in campagna o in un agriturismo, o in una località più esotica o insolita, come ad esempio in riva al mare?

 

Città, campagna, mare

Se la meta è la spiaggia o la campagna, quindi la stagione è la primavera o l’estate, si può tranquillamente virare su tessuti più traspiranti come il lino e colori più chiari come il corda, beige (per la mattina) o in toni che ricordano il bucolico, come il marrone, se ci si sposa al tramonto. Si coniuga così la leggerezza della location con la formalità dell’occasione.

 

Se invece si sceglie la città, soprattutto nelle stagioni meno miti come l’autunno inoltrato e l’inverno, è bene calarsi nella parte in modo più tradizionale. Le tonalità e i tessuti con cui non si sbaglia sono quelli più classici: blu scuro (notte o cobalto) o il grigio scuro/antracite, ad esempio, e misto lana-seta.

 

Cerimonia laica o religiosa?

Che il matrimonio si svolga in chiesa o in comune, andando sul classico si sarà sempre appropriati. Le cerimonie laiche sono ora molto più comuni di qualche decennio fa e non rappresentano più una formalità da sbrigare, alla sola presenza dei testimoni. Anche in questo caso, quindi, il look deve rispecchiare l’importanza del momento.

 

I modelli secondo il Galateo

Dopo aver stabilito il contesto, sarà più facile scegliere il modello d’abito più adatto. Ecco allora i modelli più classici e alcune regole di base da rispettare, per allinearsi al Galateo.

 

Abito a tre pezzi

È la soluzione più tradizionale e la più comune: giacca e pantaloni sono dello stesso colore e tessuto, mentre il gilet si abbina per contrasto o tono su tono. È molto versatile, motivo per il quale tanti sposi lo scelgono. Solitamente, quindi, questo abito si potrà utilizzare nel quotidiano o per partecipare a una nuova cerimonia, risultando decisamente un ottimo investimento.

 

Tight e mezzo tight

Il tight comprende pantaloni e una giacca a coda, generalmente nera o grigia; un gilet mono o doppiopetto. E’ adatto soprattutto alle cerimonie di giorno. Il mezzo tight invece è composto da pantaloni, una giacca senza coda, più corta e arrotondata sul davanti – mentre dietro ha il fondo dritto. Entrambi questi abiti, chiamati morning dress, dovranno essere abbinati solo ed esclusivamente a scarpe stringate nere e lisce (sinonimo di formalità).

 

Smoking

Per quanto lo smoking sia affascinante, l’abito da sera per eccellenza, il Galateo non lo prevede come abito nuziale: va quindi indossato in altre occasioni formali, dopo le 18. Dobbiamo però constatare che, in tanti Paesi, anche gli sposi indossano sempre più spesso questo capo d’abbigliamento. Se vuoi concederti un elegante strappo alla tradizione, potrai sceglierne un modello classico da abbinare esclusivamente con scarpe in vernice, siano esse mocassini o stringate.

Chi sceglie questo capo, solitamente, condiziona un pò gli invitati, poichè dovrebbero a loro volta indossare lo stesso smoking ( regola del galateo). Vero è che nella società contemporanea, questa regola viene spesso ignorata per lasciare allo sposo la libertà dovuta. 

 

Camicia e accessori

Camicia, cravatta e gemelli

Non è un dettaglio, anzi: la camicia è in grado di completare nel modo corretto l’abito, determinandone in definitiva lo stile e l’eleganza – anche e soprattutto quando ci si toglie la giacca.

 

Data l’importanza della cerimonia, è consigliabile – almeno in quest’occasione – scegliere una camicia su misura e non solo per una questione estetica: la comodità è infatti è fondamentale, vista la durata della giornata.

 

La scelta più classica e sicuramente più appropriata è la camicia bianca, che esalta l’abito e il gilet e non appesantisce il look. Il cotone è indicato in ogni caso, ma per matrimoni estivi, bucolici o in riva al mare anche il lino – in armonia con l’abito, che stempera la formalità – è un’ottima soluzione.

 

Arriva poi la cravatta. Il nostro consiglio è optare per una di seta a sette pieghe: ricercata ma non invadente, che saprà spiccare sul bianco della camicia e rendere lo sposo ancora più elegante.

 

Scelta la cravatta, è il turno dei gemelli, da indossare su polsini doppi. Benché piccoli, defilati, i gemelli sono quel dettaglio che contribuisce a fare la differenza. Possono essere in un materiale nobile, come oro o argento, ed eventualmente rimandare al colore dell’abito o della cravatta.

 

Fazzoletto o bottoniera?

Fazzoletto da taschino e bottoniera vengono spesso visti come alternativi l’uno all’altra ma possono benissimo coesistere. Da un lato aiutano lo sposo a distinguersi e dall’altro, specialmente la bottoniera, consolidano anche esteticamente il legame fra lo sposo, i testimoni, il padre e il futuro suocero.

 

In questo caso molto è lasciato al gusto personale, ma alcune regole vanno rispettate: l’eleganza, il buon gusto e la discrezione dell’accessorio, devono sempre intonarsi all’ambiente.

 

Cintura o bretelle

La cintura dovrà sempre seguire il colore delle scarpe e, se possibile, anche lo stesso materiale. 

La fibbia della cintura dovrà essere elegante, non troppo invadente e cromata, per adeguarsi alla formalità della cerimonia. Mentre l’altezza della cintura dovrà essere al massimo 3,3 cm.

Le alternative alla cintura sono rappresentate dalle bretelle o dalla fascia da smoking, per le quali è ancora più necessario che i pantaloni vestano perfettamente, al millimetro.

 

Una scarpa per ogni abito

Si indossano per ultime ma non per questo sono meno importanti: le scarpe.

 

Regola vuole che siano stringate nere, in pelle semilucida o spazzolato (no ai mocassini, eccezion fatta per lo smoking ). La suola dovrebbe essere sempre di cuoio cucito e non necessariamente con la mezza gomma ( esteticamente meno formale). 

 

La costruzione delle stringate può variare: Blake, ad esempio, in cui è prevista una sola cucitura; Blake-rapid, in cui sono previste due cuciture; per Goodyear in cui è prevista una cucitura a fetta di salame che unisce tomaia, intersuola e suola, formando un intercapedine che viene riempita con la sugherite per dare maggiore flessibilità alla scarpa.

 

Se sei alla ricerca di un modello classico, un evergreen con il quale fare in ogni caso bella figura, con la francesina liscia nera ( MANHATTAN o NEWARK )  con o senza puntale non sbaglierai mai. Se hai optato per lo smoking, tuttavia, anche altri modelli come le slippers sono adatti.

 

Sono possibili eccezioni alla tradizione nella scelta del colore, soprattutto se indossi un abito in lino e il contesto non è troppo formale: un’ottima alternativa alle scarpe nere è il colore il testa di moro, specialmente se indossi il grigio o il beige.

In contesti invece come la spiaggia, anche colori più chiari e modelli meno eleganti, come i mocassini i sono concessi.

 

In ultimo non bisogna dimenticarsi delle calze: blu scuro, grigio e nero rappresentano sempre delle certezze, emblemi di classicità. Se non è possibile replicare esattamente il colore dell’abito o della scarpa, affidarsi a queste tonalità non costituirà mai un errore. La lunghezza ideale, la più prudente, è senza dubbio appena sotto il ginocchio.

 

Come valutare una calzatura comoda

L’errore più comune commesso da molti è quello di dare maggiore importanza alla lunghezza piuttosto che al collo e alla pianta. Il collo e la pianta, infatti, non devono soffrire e anche le dita devono avere sempre un po’ d’aria nell’avampiede: circa 2 centimetri dalla punta.

Le nostre collezioni sono realizzate in  diverse calzate per ogni mezza misura, oltre a diversi pellami (morbidi e semi morbidi) e in ultimo in diverse costruzioni. Questo per aiutare i nostri clienti a trovare la scarpa che meglio si adatta al proprio piede. Una volta individuata la calzata corretta, al cliente verrà fatta una scheda personale per monitorare gli acquisti successivi.

 

Dopo la cerimonia – La manutenzione

Se tieni alle tue scarpe e auspichi loro una lunga vita, ti consigliamo di impegnarti a fondo in una manutenzione corretta e costante. Se, per esempio, le scarpe si sporcano di terra o la tomaia (la parte superiore in pelle) si bagna con vino o spumante, sarà bene pulirle non appena possibile con dell’acqua e una spugna morbida.

 

Sarà poi necessario lucidare e idratare la tomaia con prodotti specifici acquistati nei negozi specializzati. Infine, prima di riporle nella scatola, sarà essenziale applicare all’interno delle calzature le forme in legno per tenerle sempre in tensione. In alternativa, è sempre possibile affidare a un professionista la manutenzione della propria scarpa.

 

Abbigliamento da cerimonia: quanto investire?

Una cerimonia così importante rappresenta un grande investimento emotivo, un momento irripetibile: per questa ragione, è sempre bene puntare al meglio, in relazione alle proprie possibilità. 

La nostra bottega a conduzione familiare offre, da due generazioni, collezioni create in Italia, con un ottimo con un rapporto qualità prezzo. 

Vieni a trovarci per comprendere al meglio la qualità dei nostri prodotti artigianali.

 

Ti aspettiamo!