STORIA: L’origine delle sneakers risale all’epoca delle colonizzazioni e delle conquiste del sudamerica, nel lontano XVI secolo. Gli indiani, infatti, avevano l’abitudine di spalmare il lattice raccolto dagli alberi di caucciù sulla pianta del piede per isolarlo e proteggerlo. Nel 1832 Wait Webster brevettò a New York il modo per attaccare una suola di gomma a una scarpa e ad uno stivale. Poco dopo era già in la prima pseudo-scarpa da croquet, con la suola di gomma e la tomaia di tela provvista di lacci. Quest'ultime, sugli aristocratici ebbero un gran successo, vista la loro grande passione per il tennis e croquet. Queste scarpe permettevano di muoversi liberamente e senza far rumore, quasi come i passi furtivi dei ladri (to ad neak), da qui l'associazione al passo furtivo dei ladri e al termine conseguente di SNEAKERS. Grazie alle tecnologie dell'epoca, vennero rese possibili fabbricazioni di nuovi modelli di sneakers, sopratutto in seguito alla scoperta della gomma vulcanizzata per opera di Charles Goodyear nel 1839. Quest'ultimo infatti si presentò per mostrare la sua ultima formula gum-and-sulphor al magazzino di Woburn ma al momento della dimostrazione, preso da una forte stato emotivo, gli scappò dalle mani il pezzo di plastica andando a finire su una stufa calda. Questo “incidente”, passato alla storia come uno dei più famosi, lo portò a scoprire il processo di vulcanizzazione, termine coniato in onore a Vulcano, dio del fuoco. Per ottenere questo processo, non bastava soltanto aggiungere dello zolfo alla gomma, ma aveva bisogno di calore. Aveva creato una gomma resistente alle intemperie. Nonostante ciò Goodyear non ne trasse nessun vantaggio economico, in quanto non depositò in tempo il brevetto.Fece invece la fortuna di Hancock che mise a punto il processo di produzione. Dall’Inghilterra intanto arrivò la prima scarpa realmente sportiva con la suola di gomma e il resto della tomaia in tela, chiamata Plimsoll. Il nome nasce perchè la giuntura tra la suola e la tomaia ricordava la linea di galleggiamento delle navi chiamata appunto Plimsoll. Fu un successo. Negli anni a seguire, il tennis e negli anni 50 le icone cinematografiche ribelli come James Dean le utilizzavano nella quotidianità facendole apprezzare sempre di più , ma divennero produzione di massa soltanto grazie alle olimpiadi di Atene. Grandissimo contributo nel farle diventare famose lo diede anche il basket con i suoi testimonial d'eccezione pagati profumatamente dai brand in forte ascesa, uno fra tutto Converse. Oggi le scarpe da ginnastica hanno assunto una rilevanza ben diversa rispetto al passato: non più accessori funzionali, pratici e comodi, ma pezzi unici e ricercati da abbinare anche con un completo nel "casual friday", abbinata ad eleganti abitii da ufficio,sfoggiati da giovani manager e abbinate anche a seri completi grigi o gessati, dando quel tocco chic poco impegnativo. Lo stilista Giorgio Armani è stato precursore di questa tendenza.